Incredibile incontro con l’illustratore Roberto Innocenti, vincitore del premio “Andersen” come migliore autore nel 1992, 2001 e nel 2023.
L’artista ha incontrato i nostri studenti del corso di Edesign/Illustrazione per raccontare la sua carriera, la sua filosofia come illustratore e mostrare attraverso tavole originali i segreti della sua incredibile tecnica.
Il workshop è stato coadiuvato con l’illustratore Andrea Mancini.
DUE PAROLE SUL MAESTRO ROBERTO INNOCENTI
Lascia la scuola a 13 anni per aiutare la famiglia lavorando in un’acciaieria. A 19 anni va a Padova iniziando a lavorare nel cinema di azione per poi dedicarsi prevalentemente alla grafica pubblicitaria. Comincia ad illustrare libri, e sono di quegli anni Cappuccetto Rosso e Sussi e Biribissi . Nel 1978, collabora con Seymour Reit alle illustrazioni di due libri: All Kinds of Trains (Golden Look-Look Book) e Sails Rails and Wings. Nel 1979 illustra finalmente il suo primo libro 1905: Bagliori a Oriente. Nel 1982, con il fotografo Carlo Cenini l’artista multimediale Alessandro Borsetti Venier, costituisce la ditta di design Compagnia di Roma: libri droghe poveri e altre idee.
Nel 1983 avviene l’incontro fondamentale con l’illustratore svizzero Etienne Delessert che gli commissiona le illustrazioni per la fiaba di Cenerentola. Durante lo stesso incontro Innocenti mostra a Delessert le prime quattro tavole di Rosa Bianca, che sarà pubblicato nel 1985 negli Stati Uniti e in vari Paesi d’Europa, e In Italia soltanto nel 1990. Tra il 1985 e il 1987 lavora per la rivista Time Life alla serie di libri illustrati The Enchanted World. Tra il 1988 ed il 1996 escono, pubblicati dell’editore statunitense Creative Editions, alcuni dei suoi capolavori: Le avventure di Pinocchio (1991), Un Canto di Natale (1990), Schiaccianoci (1996), L’ultima spiaggia (2002) e La storia di Erika (2003).
Nel 2010 sono usciti Casa del Tempo, con testo di Roberto Piumini, e Fienili.
«(La casa del Tempo) è una colonica che si pone chissà dove sulla linea gotica, rifugio di poveracci, di una delle tante famiglie contadine molto più ricche di bocche da sfamare che di mezzi per sfamarle. Contadini che non hanno terra buona ma che devono strappare ai primi contrafforti della montagna un lembo di campo per piantare un filare di vite, qualche olivo. È una casa dove l’elettricità arriverà tardi, forse negli anni sessanta, C’è un nucleo familiare che fatica la vita, nel corso del tempo, e che viene tenuto insieme dalle donne, mentre gli uomini se ne vanno coscritti verso le guerre che non gli appartengono, quelle del Carso nel 15-18, o quelle che gli appartengono, come la lotta partigiana del 43-44. E infatti la fine sarà segnata dalla morte e dal funerale della vecchia mamma che serve da raccordo significativo per tutta una storia del secolo.»
Nel 2012 è stata pubblicata la sua rivisitazione di un altro classico: Cappuccetto rosso.
Una fiaba moderna. Sempre nel 2012 la casa editrice Prìncipi & Princìpi ha pubblicato, con le illustrazioni di Innocenti, “L’Isola del Tesoro” di Robert Louis Stevenson.