INTERVISTE AI NOSTRI TALENTI

Raccontano la loro esperienza

Appena varcata la soglia, lo studente Nemo viene accolto in un ambiente dove tutto parla di Arte, Impegno e Passione. Noi insegnanti lo aiutiamo a inserirsi in questa nuova esperienza didattica e lo accompagniamo lungo il percorso che lo porterà a diventare un “Professionista”. Ogni nostro studente proviene da esperienze diverse: c’è chi ha frequentato licei artistici, ma anche licei scientifici, linguistici o tecnici. Tuttavia, tutti arrivano con la voglia di apprendere nuove materie e scoprire tecniche e segreti delle nuove professioni artistiche.

Lo studente Nemo ama ogni sfaccettatura dell’arte dell’immagine e qui si sente speciale, perché speciale è la sua passione per il disegno, la fantasia, la fantascienza e tutto ciò che evoca il “magico”. Il bello di questo nuovo viaggio è che non sarà mai solo: studenti e insegnanti lo accompagneranno fino al termine di questa straordinaria esperienza.

In questa pagina trovate brevi interviste ad alcuni dei nostri studenti. Ci racconteranno la loro esperienza in questo viaggio, i loro sogni e le loro speranze.
Ogni settimana inseriremo nuove interviste dei nostri studenti che racconteranno la loro vita in Accademia, la loro crescita e i loro sogni.

Alice B.

Corso di GAME ART anno 1

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Oh beh, questa non sarà breve ma ci proverò. Per quanto mi ricordo ho sempre disegnato, sin da bambina era un’attività che mi piaceva e che mi permetteva di passare del tempo per conto mio, sempre stata molto introversa. Dopo la maturità mi è capitato per la prima volta di pensare di voler far diventare questa passione qualcosa di più, qualcosa che potesse diventare anche il mio lavoro ed è stata la prima volta che ho incrociato il nome dell’Accademia NEMO, attraverso il sito. Ho da subito avuto l’impressione che potesse essere il posto adatto per me e che mi potesse dare gli strumenti di cui avevo bisogno; purtroppo talvolta altre cose si mettono di mezzo per cui a quel tempo non riuscii ad iscrivermi. All’età di 33 anni mi sono resa conto che quello poteva ancora essere il mio sogno per cui sono tornata all’Accademia e stavolta mi sono iscritta, ed eccomi qua dopo il primo fantastico anno.

Stai per affrontare il secondo anno del corso di Game Art, ci puoi raccontare come ti sei trovata in questo primo anno e cosa hai appreso fino ad ora?
Devo ammettere che ho iniziato con diverse paure ed insicurezze verso quello che poteva essere il mio potenziale, ma durante i corsi penso di aver non solo migliorato le mie capacità, dal momento che ho approcciato molte cose nuove, ma anche di aver acquisito più confidenza.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Vorrei dire semplicemente di perseguire quello che è il loro obiettivo con tutte le loro forze e di non lasciarsi scoraggiare da discorsi datati e preconfezionati su quello che è il lavoro nel mondo artistico; credo ci siano ottime possibilità ancora oggi per chi ha talento e dedizione. Seguire l’istinto sempre e non perdere tempo in cose un cui non credono davvero.

Un ricordo di questa esperienza.

Domanda complessa, ce ne sono davvero una moltitudine; uno dei più cari è sicuramente il primissimo evento. La prima masterclass prima dei corsi a settembre (con il grande Tom Bancroft), mi sembrava di vivere un sogno.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli altri studenti della tua classe e con gli insegnanti della scuola.

Penso di essere stata molto fortunata, ho trovato una classe veramente fantastica. Oltre ad essere tutti dei talenti eccezionali, sono persone che sono diventate davvero speciali per me, collaboravamo e ci aiutavamo per riuscire a fare tutti il meglio che potevamo rispetto alle consegne. Ogni insegnante è stato prezioso per me, non solo per le conoscenze che mi ha passato ma penso mi abbia fatto crescere e preparare anche per quello che sarà il rapporto con futuri direttori artistici. Questa impostazione dell’Accademia mi piace molto, si percepisce che cercano di dare un’impronta molto professionale e di prepararti a quello che sarà realisticamente il mondo del lavoro in questo settore.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.

Inizio col dire che tutte le masterclass sono stata davvero un arricchimento artistico e personale. Se devo menzionare un artista che mi ha colpito e le cui parole rimarranno con me per molto tempo è sicuramente Genndy Tartakovsky; quando ha raccontato dei suoi inizi e di come si sentiva durante i corsi, ho trovato molta affinità con quello che provava e vedere quanto è riuscito a costruire e a dare è stato di grande ispirazione e motivazione, parole a cui ripenserò nei momenti di incertezza.

Perché consiglieresti questa accademia?

Come accennavo prima trovo che l’impostazione dei corsi stessi sia ottima per prepararti alla realtà del lavoro, inoltre penso sia l’ambiente giusto dove far fiorire il proprio talento attraverso diversi stimoli. Penso che oltre alle nozioni oggettive che vengano passate durante le lezioni, riescono a farti credere nelle tue capacità ma anche a darti critiche per farti crescere artisticamente.

Il primo anno in tre parole.

Ricco, divertente e pazzo.

Sappiamo che il tuo talento è stato premiato con una borsa di studio. Cosa significa per te questo riconoscimento?

La vincita… momento piuttosto incredibile, nel senso che non credevo che fosse successo. A parte il valore economico, seppur importante, devo dire che il significato più grande è quello di capire di essere visti e riconosciuti, nella propria dedizione e nel proprio potenziale.

E ora? (raccontateci come continuerà il tuo sogno).

Onestamente non sono una persona a cui piace pensare troppo a come andrà nel futuro, sicuramente metterò il massimo e prenderò tutto quello che posso prendere da questa Accademia e da questa esperienza. Spero davvero che questo diventi il mio quotidiano e la mia professione, però
voglio vivere il momento e costruire altri bellissimi ricordi.

Galleria di lavori di Alice

Greta C.

Corso di CONCEPT ART anno 2

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Mi chiamo Greta, ho 21 anni e vengo da Bolzano: Il disegno è sempre stato un mio punto fisso sin da quando ero piccola, inconsapevolmente disegnavo tutti i giorni, perché rendeva felice me e la mia famiglia. Quando finalmente ho appreso di voler disegnare per lavoro e passione mi sono impegnata per migliorare al massimo, ma non sapevo ancora cosa volessi fare di preciso. Fu allora che grazie a mio padre scoprii la Nemo e mi innamorai subito del corso di Concept Art, che rappresenta perfettamente ciò che voglio esprimere.

Stai per affrontare il terzo anno del corso di Concept art, ci puoi raccontare come ti sei trovata nei primi due anni e cosa hai appreso fino ad ora?
Questi due anni passati sono stati intensi, ma non mi sono mai sentita fuori posto, anzi le giornate dove andavo a lezione erano le più belle, insieme ai miei compagni mi sentivo come a casa. Ho appreso che anche le lezioni più semplici possono cambiare il modo di vedere il mondo e i disegni, certamente ci sono state lezioni complesse, ma nulla che non si potesse risolvere.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola?
Il rapporto tra studente e insegnante alla Nemo è molto diverso da quello che avevo alle superiori o alle medie, l’ho trovato molto più leggero e divertente, anche se sempre professionale. Gli insegnanti cercano di instaurare un rapporto dove tu ti possa sentire apprezzato e tranquillo, senza dover avere la paura di chiedere anche mille volte la stessa cosa.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Buttatevi, questo è il consiglio più grande che posso darvi, lo so che può fare paura, ma se come me avete la passione del disegno che vi arde nelle vene allora non lo rimpiangerete mai.

Un ricordo di questa esperienza.
Uno soltanto? Difficile ma credo che il ricordo più bello che terrò sarà la mia aula, la 3, insieme alle mie compagne di banco, che ridiamo e ci diamo consigli. 

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
John Harris è stato uno degli artisti che mi ha colpito assolutamente di più, la sua visione dell’umanità e dello spazio mi hanno davvero ispirata. 

Perché consiglieresti questa accademia?
La consiglierei perché per me è stata davvero un ottima esperienza, mi sono trovata benissimo e sono convinta che chi ha questa passione si troverà altrettanto bene. Ci sono molti corsi tra cui scegliere, quindi un sacco di opportunità.

Due anni in due parole.
Impegnativi/di ispirazione

E ora? (raccontaci come continuerà il tuo sogno).
Se posso essere sincera non so ancora cosa mi aspetta, ma impegnerò al massimo tutte le mie forze per raggiungere il mio sogno. Questo è un percorso che non ha una fine, si può solo lottare per arrivare sempre più in alto, in fondo il mio sogno è solo all’inizio, sono pronta per far sognare le persone.

Greta C.

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Beatrice D.

Corso di Cinema d’Animazione anno 2

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia.
Sono Beatrice, una studentessa del corso di Cinema d’Animazione e sto per cominciare il terzo anno. Mi sono iscritta all’Accademia Nemo a 29 anni, dopo aver conseguito la laurea magistrale in Digital Design, perché credo che non sia mai troppo tardi per provare a realizzare i propri sogni. Ho scoperto l’esistenza di scuole che preparano alla professione di animatore quando sono stata per la prima volta a Lucca Comics and Games, l’accademia Nemo era tra queste e ho poi approfondito le informazioni nel sito web.

Stai per affrontare il terzo anno del corso di Cinema d’Animazione, ci puoi raccontare come ti sei trovata nei primi due anni e cosa hai appreso fino ad ora?
Mi sono trovata benissimo fin da subito. In tutte le precedenti scuole che ho frequentato mi sono sempre sentita un pesce fuor d’acqua. Alla Nemo, per la prima volta mi sento nel posto giusto. In questi due anni ho studiato e imparato moltissimo, sia dal punto di vista tecnico e artistico del disegno, dell’animazione e del cinema, sia dal punto di vista umano: al secondo anno sono stata capoclasse e ho imparato l’importanza della collaborazione e dell’aiuto reciproco. Ho legato moltissimo con i miei compagni di classe, è meraviglioso imparare insieme a persone che condividono la mia stessa grande passione.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
Il rapporto con gli insegnanti è uno degli aspetti che amo di più di questa scuola. Sono tutti professionisti molto competenti e ottimi insegnanti, metodici, pazienti, disponibili e appassionati. Fanno uno splendido lavoro che ammiro molto, spero un giorno di diventare una loro collega animatrice e magari anche insegnante.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Se volete davvero diventare professionisti di questo settore, iscrivetevi e godetevela! Non fatevi fermare dalle paure o dai giudizi altrui, perché è un’accademia ganzissima che insegna veramente tantissimo.

Un ricordo di questa esperienza.
Al secondo anni gli studenti di animazione devono affrontare il passaggio dall’animare su carta all’animare a computer: è un momento critico per molti e lo è stato anche per me, ma la mia insegnante mi si è seduta accanto e con immensa pazienza, calma e competenza, ha ascoltato ogni mia difficoltà. Un passo alla volta mi ha aiutata a superarle tutte. Quella sera la frustrazione si è trasformata in voglia di animare in digitale. Ovviamente non è l’unico momento in cui un insegnante ha dato un contributo fondamentale alla mia crescita, e di ricordi bellissimi ne ho molti.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Grazie all’accademia ho avuto la fortuna di conoscere tanti artisti incredibili. Uno che mi ha colpito particolarmente è Nik Ranieri. Mi piacciono molto i suoi lavori di animazione, e ammiro molto la cura che mette sia nei movimenti sia nella recitazione dei personaggi, ma l’aspetto che più mi è rimasto impresso è quello umano. Non ha nascosto le sue insicurezze e ci ha invitati a fare sempre del nostro meglio anche quando ci si trova a fare un lavoro che non è quello che si sperava, perché quando si fa del proprio meglio succedono cose belle.

Perché consiglieresti questa accademia?
Perché non è solo una scuola, è un’esperienza meravigliosa.

Due anni in due parole.

Non svegliatemi

E ora? (raccontateci come continuerà il tuo sogno)
Il mio sogno continuerà sicuramente perseverando nel mettere il cento per cento in ogni cosa che faccio. Cercherò di sfruttare tutto quello che ho imparato per realizzare un portfolio efficace, e mi auguro che qualcuno apprezzerà la mia passione e la mia professionalità. Non vedo l’ora di iniziare il mio percorso da animatrice professionista.
Beatrice D.

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Valentina P.

Corso di Cinema d’Animazione anno 2

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Mi chiamo Valentina, sono una ragazza di Bolzano appassionata di arte, cinema e animazione. Sin da bambina così come tutti i piccoli artisti, passavo le mie giornate a disegnare, fantasticare, riempire gli spazi vuoti con forme e colori, già sapendo che nel mio futuro ero destinata a vivere tra lapis e matite colorate. Negli ultimi mesi di liceo artistico però avvenne il colpo di fulmine, una mia cara amica mi parlò dell’accademia dopo aver concluso il colloquio, e considerando che era ormai parecchio tempo che contemplavo l’idea di lavorare nel campo dell’animazione ho voluto cogliere l’occasione e provare ad entrare anch’io.

Stai per affrontare il terzo anno del corso di Cinema d’Animazione, ci puoi raccontare come ti sei trovata nei primi due anni e cosa hai appreso fino ad ora?
Nell’arco di questi due anni sento di essere cresciuta e cambiata in meglio. Non solo ho avuto occasione di approfondire e maturare la mia tecnica di disegno, ma ho saputo mettermi alla prova e ad uscire dalla mia zona di comfort anche nei momenti più burrascosi, riesco a comunicare le mie idee e a confrontarmi con gli altri. Vedo i miei personaggi avere qualcosa di me in loro, riesco ad infilare la mia personalità in tutto quello che faccio e a sentire veramente “mio” ciò su cui sto lavorando. Ho avuto la possibilità di avere il mio spazio per creare e sperimentare, senza sentirmi oppressa da un “sistema da seguire”, e anche se due anni possono sembrare pochi sento di avere già le basi che mi permetteranno di affrontare qualsiasi sfida.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola?
Ho da subito avuto un’ottima impressione sugli insegnanti, che sin dal primo giorno hanno creato un contatto diretto con noi che ci ispirasse fiducia e complicità. Hanno saputo seguire ed ispirare ognuno di noi, dandoci carta bianca per ogni progetto e permettendoci di poter esprimere al meglio le nostre capacità, senza doverci “incanalare” in uno schema da seguire. Ogni insegnante ha saputo stimolare e incoraggiarci a dare il meglio, rispettando le nostre esigenze con pazienza e disponibilità.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Vorrei dire a tutti coloro che vogliono cominciare o che stanno intraprendendo il percorso in accademia, che una buona formazione è necessaria, ma alla base dev’esserci impegno, dedizione e convinzione in ciò che crei. Come in tutte le professioni artistiche ciò che devi saper dimostrare al mondo è il rispetto per la tua passione, l’interesse di spingersi oltre i propri limiti, provando a dare anche di più di ciò che è richiesto.

Un ricordo di questa esperienza.
Il mio ricordo più soddisfacente è stato poter finalmente vedere i miei lavori al completo alla fine del secondo anno. La sensazione di aver concluso questo lungo percorso e poter vedere il frutto del mio lavoro mi ha fatto rendere conto che è proprio questa la soddisfazione di cui ho bisogno, mi sono sentita davvero fiera di me stessa.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Di artisti che mi hanno ispirata ce ne sono stati parecchi, ma mai come lo è stato James Baxter per me. Ricordo ancora negli anni delle medie quando andavo a spulciare curiosità sulle mie serie e film preferiti, ed in ognuno di questi sorgeva sempre il nome di questa “leggenda”, il primissimo animatore cui nome ho memorizzato da allora. Non ho parole per descrivere come mi sono sentita quando rividi il suo nome sul tabellone delle masterclass, poterlo vedere animare e raccontare la sua esperienza è stato uno dei momenti più indimenticabili della mia vita.

Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglierei questa scuola per svariati motivi, dalla qualità del programma e della formazione che ci danno gli insegnanti, alla possibilità di poter partecipare a masterclass stimolanti con ospiti incredibili (incluse nella retta annuale!).
Inoltre consiglio la scuola specialmente per le sue attrezzature a disposizione per tutti gli alunni, per non parlare della disponibilità e organizzazione dello staff della scuola.

Due anni in due parole.
Sono carica!

E ora? (raccontateci come continuerà il tuo sogno).
Anch’io come tanti altri sono un po ‘ incerta sul mio futuro, ciò che spero sicuramente è di poter confrontarmi con persone da tutto il mondo, lavorare in uno studio e collaborare in progetti interessanti. So che è pretenzioso dire di voler creare qualcosa di originale e “mai visto prima”, ma prima o poi, magari più avanti, vorrei tanto poter realizzare qualcosa che mi rappresenti appieno.

Valentina P.

Galleria di lavori di Valentina

Valeria S.

Corso di Cinema d’Animazione anno 3

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia.
Mi chiamo Valeria ho 22 anni e sono nata a Roma. Fin da piccola ho sempre amato disegnare e creare storie, lasciando viaggiare l’immaginazione. Tuttavia, crescendo ho messo da parte questa creatività, ero convinta di dover cercare qualcosa di più “concreto” che mi desse uno sbocco lavorativo “sicuro”.
Cosí indecisa tra liceo artistico e classico ho optato per il secondo. Sicuramente è stato un percorso che mi ha formata e aiutata a capire chi sono, perché ho realizzato che non avrei mai potuto fare un lavoro che non mi appassionasse e non mi desse stimoli creativi. Così durante il lock down mi sono messa a fare ricerche su accademie d’arte e possibili percorsi di studio e ho trovato l’animazione e l’accademia Nemo. Ho visto che creare cartoni animati era una professione con diversi sbocchi lavorativi (animatore, character designer, background artist…) e univa tutto quello che amavo fare. Sul sito della Nemo ho cercato informazioni sul corso di cinema d’animazione che era tra i migliori d’Italia, così ho fatto il colloquio e con il sostegno dei miei genitori a settembre 2021 mi sono trasferita a Firenze.

Hai appena concluso il terzo anno del corso di Cinema d’Animazione, ci puoi raccontare la tua esperienza in Accademia?
Personalmente ho avuto un’ottima esperienza, sono migliorata moltissimo nel disegno e mi sono approcciata a materie che non credevo avrei studiato come background, color script, storytelling ecc. che invece sono fondamentali per creare un progetto originale da soli e anche per capire in quale settore si vorrá lavorare come professionisti (alcuni miei compagni di corso vorrebbero fare storyboard ad esempio). Inoltre studiamo sia animazione tradizionale su carta che in digitale, animazione cut out e animazione 3D, per cui la formazione è molto ampia, sarete animatori a tutto tondo.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
Con gli insegnanti mi sono trovata benissimo sin da subito, sono tutti dei professionisti nel loro settore, disponibili e gentili; per qualsiasi problema tecnico o personale potevi rivolgerti a loro e sapevano trovare una soluzione. Non mi sono mai sentita indietro o in difficoltà e l’ambiente in classe e in accademia è sempre stato accogliente per me.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Di farlo, sará sicuramente un esperienza formativa.

Un ricordo di questa esperienza.
Animando, entrambi i mesi di mentorship con John Nevarez, Sandro Cleuzo e Chris Sauve a lavorare e imparare in un vero team di animazione.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
In realtà mi sono piaciuti tutti gli artisti incontrati nelle masterclass, ma se devo scegliere direi James Baxter per il suo talento come animatore, Sandro Cleuzo, John Nevarez e Chris Sauve perché avendoli conosciuti personalmente posso dire che oltre ad essere artisti straordinari lo sono anche come persone e insegnanti.

Perché consiglieresti questa accademia?
Perché offre un corso molto valido, opportunità extra per gli studenti meritevoli e un ambiente di studio accogliente e disponibile grazie agli insegnanti, alla direzione e a tutti coloro che ne fanno parte.

Tre anni in tre parole.

Creatività, stimoli, lavoro

E ora? (raccontateci come continuerà il tuo sogno)
Adesso mi impegnerò a creare un portfolio di animazioni, sia in 3D che cut out e tradizionale per trovare lavoro. Nel tempo libero credo che mi impegnerò in progetti personali visto che amo molto scrivere e creare storie, così quando avrò la possibilità potrò creare un mio show.
Valeria P.

Galleria di lavori di Valeria

Giulia L.

Corso di Cinema d’Animazione anno 3

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Ciao, sono Giulia Lanterna, ho 27 anni e vengo da Milano. Dopo aver frequentato il liceo artistico e mentre ottenevo una laurea in Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia di Brera, ho fatto la scoperta dell’Accademia Nemo.
Durante il mio percorso a Brera sentivo il desiderio di migliorare le mie competenze in animazione. Così ho iniziato a cercare la migliore scuola d’animazione in Europa, trovando l’Accademia Nemo.

Hai appena concluso il terzo anno del corso di Cinema d’Animazione, ci puoi raccontare la tua esperienza in Accademia?
La mia esperienza all’accademia è stata davvero straordinaria. È stato affascinante esplorare una vasta gamma di tecniche di animazione, passando dalla tradizionale animazione su carta fino a quella in CGI. Inoltre, ho apprezzato molto l’approccio dei professori e l’interazione con i miei compagni di corso durante le lezioni. Le masterclass sono state particolarmente istruttive e coinvolgenti, contribuendo in modo significativo al mio percorso formativo.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
Gli insegnanti dell’accademia sono tutte persone davvero splendide. Non solo dimostrano grande disponibilità e competenza nell’insegnamento; infatti, non avrei mai immaginato di fare così tanti progressi in soli tre anni. Sono soprattutto individui sensibili, gentili e attenti ai bisogni di ciascuno.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Agli studenti direi che non potrebbero fare una scelta migliore. All’accademia Nemo si fa un’esperienza completa, non solo imparando l’arte dell’animazione, ma affrontando anche tutti gli aspetti correlati. Si esplorano varie discipline per acquisire autonomia e per scoprire nuove passioni preziose per il proprio percorso.

Un ricordo di questa esperienza.
È veramente difficile scegliere un solo ricordo di questa esperienza, perché ce ne sono così tanti, ed ognuno è fantastico a modo suo.
Ma devo dire che il migliore è stato proprio il primo giorno all’accademia. Dovevamo animare un Puffo come primo esercizio, e in sole tre ore ero già riuscita a farlo muovere! È stato incredibile! E tutto merito dell’insegnante Federica che spiega benissimo. E’ stato davvero toccante vedere qualcosa che avevo creato prendere vita.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Purtroppo anche qui è difficile scegliere, è stato davvero emozionante parlare con ogni artista e un vero onore. Probabilmente però quello che mi è rimasto più nel cuore è Sandro Cleuzo, oltre al suo stile e alla sua indubbia bravura mi ha colpito tantissimo sia per la sua perseveranza e passione e sia perché è una persona straordinaria.

Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglierei questa accademia per diversi motivi. Prima di tutto per la professionalità e l’esperienza dei docenti, ma anche per lo spessore di tutte le altre figure coinvolte dell’accademia e dei compagni di classe. Inoltre, la struttura dei corsi è ben organizzata, gli argomenti trattati sono interessanti e la frequenza del corso solo due volte a settimana consente agli studenti di gestire il proprio tempo in modo più flessibile, garantendo spazio per altre attività autonome.

Tre anni in tre parole.
Passione, coraggio ed esperienze emozionanti.

E ora? (raccontaci come continuerà il tuo sogno).
E ora? Beh spero che grazie alle fondamenta solide che ho costruito alla Nemo io possa realizzare il sogno di diventare animatrice. Mi auguro di poter continuare a lavorare con persone competenti e appassionate che possano continuare ad aiutarmi a continuare a inseguire il mio sogno.

Giulia

Video animazione di Giulia

Irene P.

Corso di E-Design – Illustrazione anno 3

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Ciao, sono Irene,nata e cresciuta tra le montagne del Mugello, vicino a Firenze. A differenza della maggior parte dei miei compagni, la mia passione per il disegno si è sviluppata più avanti. Quand’ero più piccola disegnavo ogni tanto, ma solo alle superiori capii che avrei potuto costruire qualcosa in questa direzione.Un giorno per caso mia madre parlò della mia passione per il disegno ad un’amica, che le disse che la figlia ha frequentato questa Accademia. Decisi così di provarci anch’io.

Hai appena concluso il terzo anno del corso di E-Design / Illustrazione, ci puoi raccontare la tua esperienza in Accademia?
Quando decisi di iscrivermi al corso di Illustrazione pensai che sarebbe stato il più indicato per me, dato che ancora non sapevo bene cosa mi piacesse effettivamente. Sapevo solo che mi piaceva disegnare. Durante questi 3 anni abbiamo sperimentato diversi stili (iconico, upa…), diverse tecniche (acquerello, acrilico, digitale…) e diversi settori (giochi da tavolo, copertine, scolastica, albi illustrati…), partendo dallo studio dell’anatomia, sia animale che umana. Questa sperimentazione mi ha portato ad avere maggior consapevolezza di quello che mi piacesse fare e di cosa volessi raccontare.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola?
Gli insegnanti sono molto competenti. Sia quelli che insegnano da più tempo, esperti nel loro settore con anni di esperienza alle loro spalle, che quelli più giovani, usciti da meno tempo dall’ambiente scolastico.
Personalmente mi sono trovata bene praticamente con tutti, grazie al loro modo alla mano e umano di rapportarsi con gli studenti. Sono molto propensi ad aiutarti durante le crisi creative e le loro critiche costruttive e insegnamenti fanno crescere molto.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Direi che questa Accademia da gli strumenti per affrontare un prossimo futuro lavorativo, insegnandoti come muoversi una volta usciti dal contesto scolastico. È anche una grossa opportunità per confrontarsi, alla pari, con i propri compagni e ricevere nuovi punti di vista e spunti creativi.

Un ricordo di questa esperienza.
Un ricordo è tutto il mese passato ad Animando. Animando è un’opportunità che viene data agli studenti del terzo anno di creare un cortometraggio con supervisori di alto livello.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Penso che l’artista che mi ha colpito di più sia Park Chang-ha, un illustratore coreano di webtoon. Oltre al suo modo di raccontare tramite i disegni e il colore, mi è rimasta impressa in particolare una frase che ha detto, dopo aver raccontato il suo passato in campo medico: “Non esiste solo la medicina per curare le persone, si può curare anche con le opere”. Credo che l’obiettivo principale per chi vuole fare questo lavoro, sia comunicare qualcosa con delle “semplici” immagini. Non importa quanto complesse stilisticamente siano, basta trasmettere qualcosa a chi le guarda.

Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglio questa Accademia perché, come detto prima, dà le fondamenta per affrontare il mondo del lavoro e ti aiuta a capire chi sei e cosa vuoi fare. Poi è anche un ottimo esercizio per vincere il timore del giudizio degli altri sui propri lavori, che all’inizio, se non si è abituati, può essere difficile. Ed infine gli artisti chiamati a fare lezione durante le Masterclass sono maestri di grande livello, che vengono da importanti studi come Disney, Pixar, Sony, Cartoon saloon ecc..

Tre anni in tre parole.
Scoprirsi. Confrontarsi. Gradini (in tutti i sensi)

E ora? (raccontateci come continuerà il tuo sogno).
E ora? Bella domanda. Il dopo Nemo lo considero un nuovo inizio, difficile, ma un nuovo inizio.
Il mio obiettivo principale è l’editoria. Ho già in mente diverse storie per dei possibili albi illustrati. Per ora mi concentrerò su di loro poi si vedrà. E’ vero però che mi piacerebbe anche il settore del visual development nell’animazione. Guarderò dove mi porta il vento.

Irene P.

Galleria di lavori di Irene

Giulio B.

Corso di GAME ART anno 1

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Sono tutt’ora molto onorato di essere incluso fra gli studenti che si sono contraddistinti in questo anno accademico e non riesco a credere che sia già finito. Per un ex-studente dell’accademia di Belle Arti come me, è stata una boccata di aria fresca passare da un’accademia rigida e molto cerebrale ad una egualmente importante, ma più concreta, soprattutto perchè avevo completamente dimenticato il piacere di disegnare e sketchare con i soli colori e matita.
Ho avuto la fortuna di conoscere l’Accademia Nemo grazie ad alcuni dei professori che vi insegnano che erano e tuttora sono amici su cui faccio molto affidamento per migliorarmi.

Stai per affrontare il secondo anno del corso di Game Art, ci puoi raccontare come ti sei trovato in questo primo anno e cosa hai appreso fino ad ora?
E’ una continua crescita personale piena di stimoli, dati anche dalle numerose interviste con artisti e registi di spicco delle più importanti case di animazioni e non solo. Essere fra i più “maturi” della mia classe si è rivelata essere una situazione divertente. I professori sono stati capaci di aprirci gli occhi sul retroscena e le capacità necessarie per lavorare nel mondo del gaming e dell’animazione, distruggendo le nostre ingenuità e insegnandoci ad utilizzare programmi che in prossimo futuro dovremo saper usare.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Suggerisco di essere avidi. Avidi di conoscenze, avidi di vedere i lavori degli altri e confrontarsi con i propri colleghi, essere invidiosi di chi è più bravo ed esperto di noi, così da essere spronati a migliorare (magari anche con il loro aiuto). Ma soprattutto di disegnare tanto, anche ciò che è facoltativo.

Un ricordo di questa esperienza.
Sicuramente la soddisfazione di aver provato a me stesso ed ai professori che ho del potenziale e delle buone idee è una sensazione che non scorderò facilmente, ma anche aver partecipato alle sfide interne dell’accademia assieme ai miei colleghi sarà fra i più bei ricordi.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli altri studenti della tua classe e con gli insegnanti della scuola.
Il mio rapporto con i compagni di corso è molto solido, sono molto contento nell’affermare che, almeno nella mia classe, ci si aiuta e sostiene a vicenda, confrontando opinioni sulla lezione del giorno e scambiando appunti. Sono stato positivamente colpito dall’esperienza degli insegnanti e della loro disponibilità e dalla mentalità aperta con cui ci siamo scambiati nomi di artisti o possibili referenze per migliorare stile di disegno o idee. Un confronto non privo di ostacoli ma che deve portare a migliorarci sempre.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
James Baxter fra tutti gli artisti è stato quello più interessante e piacevole da seguire. La sua ironia e peculiarità lo ha reso ai miei occhi ancora più unico, il modo in cui ricorda le persone dalla camminata, lo studio dei movimenti ed il modo in cui disegna, sono semplicemente geniali.

Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglio questa accademia a tutte quelle persone che intendono seriamente entrare a far parte del mondo dell’animazione e dell’intrattenimento. La leggerezza e disponibilità di questa accademia non tradisce la sua professionalità e autenticità. Non sono sicuro che molte accademie possano permettersi annualmente interviste e lezioni con persone importanti nel mondo del cinema ed animazione.

Il primo anno in tre parole.
Se dovessi dirne solo tre probabilmente direi “sconvolgente”, “illuminante”, “stimolante”

E ora? (raccontateci come continuerà il tuo sogno).
Spero di ideare e/o partecipare alla creazione di un videogioco e di un cartone che passi alla storia se non per qualcosa di rivoluzionario almeno per l’originalità e la qualità della storia che verrà proposta.

Sebastiano B.

Corso di Cinema d’Animazione anno 3

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Sono Sebastiano, ho 23 anni e vengo da un paesino in provincia di Genova. Alle superiori ho studiato elettronica, ma dentro di me sapevo che il mio percorso doveva essere un altro: mi sono avvicinato all’arte frequentando dei corsi di fumetto, poi, finite le superiori, mia cugina mi ha parlato dell’Accademia NEMO e ho capito che era esattamente quello che cercavo.

Hai appena concluso il terzo anno del corso di Cinema d’Animazione, ci puoi raccontare la tua esperienza in Accademia?
L’Accademia è un ambiente amichevole, è frequentata da persone con i miei stessi interessi e ambizioni, e mi ha permesso di entrare in un mondo che fino a poco prima guardavo soltanto dall’esterno. Ci sono tantissime persone talentuose e ciò permette di studiare in un ambito molto stimolante, che spinge ad imparare non solo dagli insegnanti ma anche dai propri compagni.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
Gli insegnanti sono tutti incredibilmente disponibili, competenti e professionali. Sono persone che avendo esperienza diretta nel settore ti fanno imparare non solo il mestiere, ma anche come applicare le nozioni in un ambito lavorativo reale. Inoltre, sono sempre aperti a fornire consigli utili e dare spunti interessanti.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
L’Accademia NEMO è molto impostata sul lavoro: nell’arco dei tre anni permette di ricoprire praticamente tutti i ruoli che esistono all’interno di uno studio di animazione, aiutando non solo lo studente a capire quale specifico settore di lavoro gli sia più congeniale, ma anche permettendogli di essere più poliedrico possibile nell’ambito lavorativo.

Un ricordo di questa esperienza.
Al primo anno abbiamo avuto qualche lezione di layout e storyboard. Fino ad allora non sapevo nemmeno che ruolo ricoprissero queste discipline all’interno di una produzione animata, ma appena l’insegnante ci ha spiegato di cosa si trattasse e abbiamo iniziato l’esercizio è stato amore a prima vista. Ho capito subito che cosa avrei voluto fare nella vita.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Il secondo anno c’è stata una masterclass con John Nevarez, con il quale poi ho avuto il privilegio di poter lavorare insieme, al progetto Animando. È stata una masterclass incredibile, ricca di esercizi, nozioni ed esempi mozzafiato, che mi hanno permesso di migliorare notevolmente nello storyboard.

Perché consiglieresti questa Accademia?
La consiglierei perché se l’obiettivo è lavorare nel settore, questa ti dà tutti i mezzi per farlo. Imparando tutti i ruoli della pipeline di produzione e successivamente ricoprendoli in prima persona ti permette di sapere esattamente che ruolo può piacerti maggiormente, ma anche come svolgerlo. Inoltre, ogni anno si ha la possibilità di avere a che fare con decine di artisti di fama internazionale durante le masterclass, e ogni volta è un’emozione non da poco.

Tre anni in tre parole.
Amicizie, impegno e opportunità.

E ora? (raccontaci come continuerà il tuo sogno).
Ora ho un obiettivo. Fin dalla prima lezione di storyboard ho capito che il mio futuro sarà quello. Sarà sicuramente impegnativo e il lavoro è competitivo, però grazie ai consigli ricevuti dai miei insegnanti e dagli artisti che ho conosciuto, avrò la spinta in più per migliorare e trovare il lavoro dei miei sogni.

Sebastiano

Galleria di lavori di Sebastiano

Sara A.

Corso di E-Design – Illustrazione anno 3

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Cresciuta nella campagna Emiliana tra natura, animali e storie, ho avuto fin da piccola un immenso amore per il genere fantasy che, crescendo, non ha fatto altro che aumentare. Ispirata dalla moda storica e dai racconti, nelle mie illustrazioni amo rappresentare mondi lontani di cavalieri, principesse, amori e complotti. Ho iniziato a disegnare per potermi inserire nelle mie storie preferite, e presto ho iniziato a creare le mie. Una volta resosi conto che disegnare poteva essere un lavoro, mi è stato chiaro fin da subito che era quello che volevo fare, e ho quindi iniziato a informarmi su come poter raggiungere quest’obiettivo. Ho conosciuto l’Accademia NEMO un po’ per caso, tramite passaparola, e ho quindi deciso di iscrivermi. Nella vita, spero di poter raccontare (e disegnare) storie che facciano sognare gli altri.

Hai appena concluso il terzo anno del corso di E-Design / Illustrazione, ci puoi raccontare la tua esperienza in Accademia?
Il mio tempo in Accademia è stato sicuramente formativo. Ho avuto modo di rapportarmi con vari insegnanti e ricevere feedback diversi, ho potuto sperimentare vari stili e metodi di illustrazione, ma la parte che è stata sicuramente più importante è stato il riscontro con i miei compagni di classe, tutti artisti provenienti da percorsi differenti da cui ho appreso molto. Specialmente durante l’ultimo anno, dove i progetti erano più indirizzati alla propria visione e stile personale (al contrario dei primi due anni, che erano più incentrati sulla sperimentazione di stili e metodi diversi), il supporto e feedback dei compagni di classe è stato essenziale per trovare la mia voce artistica, e ho avuto modo di creare amicizie che spero dureranno nel tempo.

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
La cosa che ho apprezzato di più riguardo al rapporto con gli insegnanti è stata l’informalità e il mettersi alla pari con gli alunni, sia che si avesse a che fare con insegnanti alle prime armi o con “capostipiti” della scuola. Spesso, infatti, non venivamo trattati come semplici studenti, ma come colleghi alla pari, e la cosa è sicuramente non scontata e anzi, spesso creava un ambiente più professionale e dove si aveva ancor più voglia di mettersi in gioco.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Gli direi che non devono prendere questa scelta alla leggera. Se pensano che basti fare una scuola per diventare bravissimi, si sbagliano di grosso. Forse la scuola può facilitare le cose, ma alla fine quello che conta è il proprio impegno e la voglia di migliorarsi ogni giorno. Inoltre, devono essere pronti a lavorare dentro quello che è un ambiente scolastico: se non si è pronti a ricevere feedback e critiche, a sperimentare e a rapportarsi con compagni di classe più bravi (perché ci sarà sempre quello più bravo di noi) allora forse non sono ancora pronti per iscriversi in Accademia, e piuttosto gli consiglierei di studiare in autonomia finché non sono pronti a mettersi in gioco.

Un ricordo di questa esperienza.
Ce ne sono stati tanti, soddisfazioni personali, critiche che hanno lasciato il segno, piccole vittorie e sconfitte, momenti e persone che hanno fatto la differenza, ma non credo ci sia quel grande ricordo memorabile… più tanti piccoli ricordi che hanno plasmato questi 3 anni.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Sicuramente, in primis, devo menzionare Isabella Grott, la responsabile del corso di Illustrazione. Non solo un’ottima artista ma, soprattutto, un’insegnante fantastica. Sa essere estremamente professionale e al contempo prende i suoi studenti sotto la sua ala, sempre pronta a spronarli e a indirizzarli sulla giusta strada, ma lasciandogli anche lo spazio per fare errori e imparare da essi, inoltre, è sempre pronta a rispondere a tutte le domande, anche quelle più “scomode” in maniera onesta e informata.
Ho apprezzato molto anche Lucia Andreani, una nuova insegnante che ho avuto modo di conoscere solo per un breve ciclo di lezioni al terzo anno ma che ha dimostrato grande professionalità e competenza, sapendomi indirizzare da subito nella giusta direzione nonostante non avesse avuto modo di assistere al mio percorso.

Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglierei un percorso in accademia a chi ha tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco, in un ambiente dove è possibile venire a contatto con tanti artisti diversi.

Tre anni in tre parole.
Impegno. Crescita. Sudore.

E ora? (raccontaci come continuerà il tuo sogno).
Al momento, non so con esattezza dove andrò a finire. Ho iniziato a frequentare fiere di settore e a mostrare il mio portfolio, sperando che questo porti presto a risultati. Sicuramente continuerò a studiare in autonomia e, soprattutto, a disegnare e a raccontare le mie storie.

Sara.

Galleria di lavori di Sara

Diletta T.

Corso di E-Design – Illustrazione anno 1

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Mi chiamo Diletta, mi sono avvicinata al disegno grazie ai manga, e questo interesse mi ha aperto un mondo. Vengo dal liceo artistico di Perugia dove ho conseguito il diploma e ho conosciuto l’Accademia grazie a tre mie care amiche che stavano frequentando il primo anno durante il mio anno di pausa.
Stai per affrontare il secondo anno in Accademia, ci puoi raccontare come ti sei trovata in questo primo anno e cosa hai appreso fino ad ora?
In questo primo anno di Accademia mi sono trovata splendidamente, sono tornata ad amare il disegno e tutto il lavoro che c’è dietro. Finora ho migliorato le mie capacità con gli acquerelli, gli acrilici, i gessetti ad olio e la grafite, e ho potuto sperimentare per la prima volta il disegno dal vero. Ho inoltre apprezzato cimentarmi nel creare un personaggio originale in character design ed esplorare nuovi stili come quello del fumettista Moebius e lo stile UPA.
Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Direi loro di buttarsi! Questo primo anno per me é stato veramente una bella esperienza che consiglio a tutti, mi sento di dire anche di non sottovalutare la mole di impegno e lavoro che si deve impiegare in questo percorso. Ma se chi vuole scegliere questa scuola ha voglia di lavorare, impegnarsi e confrontarsi direi loro che questa è la scuola giusta.
Un ricordo di questa esperienza.
Un ricordo di questa esperienza sono sicuramente le verifiche di metà e fine anno. Essendo reduce dall’esame di maturità mi aspettavo una cosa simile, ma invece di un interrogatorio ho vissuto un confronto maturo e aperto sul mio lavoro e una spinta a fare del mio meglio per migliorare le mie capacità.
Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli altri studenti della tua classe e con gli insegnanti della scuola.
Sono stata molto fortunata a trovare una classe con cui mi trovo così bene e a mio agio, siamo tutti aperti al confronto e non esitiamo ad aiutarci l’un l’altro, senza far mancare una buona dose di scherzi e risate. Gli insegnanti non sono da meno, anzi, grazie alla guida di tutti i prof sono riuscita a navigare questa nuova esperienza e arricchire le mie abilità.
L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Sicuramente Tom Bancroft, perché è stata la primissima volta in cui mi sono scontrata con un gigante dell’animazione e con una delle persone che ha modellato la mia infanzia con il suo lavoro.
Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglierei questa Accademia per l’ambiente tranquillo e positivo, per i professori che sostengono e incoraggiano gli studenti e per la possibilità di incontrare grandi professionisti.
La tua esperienza in tre parole.
Entusiasmante, sorprendente e brillante
Sappiamo che il tuo talento è stato premiato con una borsa di studio. Cosa significa per te questo riconoscimento?
Non mi era mai successo di ricevere un tale premio per il mio impegno, è stata una grandissima emozione. Per me ha significato essere vista come una studentessa che ha dato il suo massimo, e il cui massimo é stato riconosciuto e valorizzato.
E ora? raccontaci come continuerà il tuo sogno.
Ora non vedo l’ora di continuare questo percorso, voglio accrescere le mie abilità e creare un mio portfolio. Spero che anche quest’anno sia all’insegna della positività verso le sfide che mi verranno poste davanti.

Diletta

Galleria di lavori di Diletta

Sara D.

Corso di CONCEPT ART anno 2

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia.
Ciao sono Sara ho 24 anni, ho frequentato il liceo artistico a Bologna con indirizzo pittura. Durante il mio percorso di studi ho scoperto due nuove passioni che erano quelle per il teatro e la regia, infatti una volta finito il liceo pensavo di proseguire su quella strada. Non avendo comunque le idee ben chiare terminata la scuola ho deciso di prendermi un anno sabbatico, che mi è servito per chiarirmi le idee ed entrare nel mondo del lavoro per poter riuscire ad avere la mia indipendenza. In questo periodo ho riscoperto la mia passione per il disegno e, quasi per fato, mi sono ritrovata a cercare informazioni sulla Nemo, che già conoscevo tramite persone conosciute al Lucca Comics. Un’accademia che si occupa di arti digitali era proprio quello di cui avevo bisogno per poter unire la mia passione per l’arte e l’ambito cinematografico.
Stai per affrontare il terzo anno in Accademia, ci puoi raccontare come ti sei trovata in questi due anni e cosa hai appreso fino ad ora?
Finito il liceo non avevo ben chiaro quanti lavori inerenti all’arte e al disegno potessero esistere, l’accademia mi ha aiutata a scoprire un mondo che, purtroppo, durante un percorso di studi classico non mi era stato spiegato.
Essendo partita già da una buona base di disegno ho trovato invece davvero utile trovare un mio iter progettuale, cosa che mi mancava completamente. Le materie durante l’anno sono varie il che permette di poter imparare costantemente cose diverse e ripassare quello che magari si ha già studiato, senza lasciare indietro chi in precedenza non ha eseguito un percorso artistico.
Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Il mondo delle arti digitali è davvero ampio, l’accademia è il modo perfetto per poter trovare la propria strada e per conoscere i vostri futuri colleghi.
Un ricordo di questa esperienza.
Pensandoci quello che mi rimarrà di più saranno le persone che ho incontrato e le amicizie che ho creato
Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli altri studenti della tua classe e con gli insegnanti della scuola.
Con i miei compagni mi trovo benissimo, ho proprio scoperto persone che sono pronte a spronarmi e consigliarmi, e non pensiate che passiamo le giornate a farci solo complimenti, siamo i nostri peggiori giudici ma in un modo sempre costruttivo. Siamo riusciti a creare un rapporto sano e competitivo, tale per il cui troviamo sempre un modo di migliorarci.
Con gli insegnanti abbiamo un rapporto alla pari, sono sempre pronti ad ascoltarti, stare in classe è veramente come trovarsi a lavorare insieme ai propri colleghi e chissà un giorno magari sarà davvero così.
L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Gianluca Folì è un illustratore italiano che abbiamo avuto il piacere di conoscere. Penso sia colui che mi è rimasto più impresso perché è stato facile immedesimarmici, un ragazzo che come noi si è buttato nel mondo dell’arte partendo dall’Italia e riuscendo a muoversi all’interno del mondo. Il suo stile è unico, rimane proprio impresso, riesce a comunicare tanto con un design semplice e una palette di colori sgargiante.
Perché consiglieresti questa accademia?
Consiglierei questa accademia perché ti da la possibilità di crescere in un ambiente positivo e stimolante .
La tua esperienza in tre parole.
Creatività, amicizia, ambizione
Sappiamo che il tuo talento è stato premiato con una borsa di studio. Cosa significa per te questo riconoscimento?
È stato un premio per i sacrifici che ho dovuto fare, uno sprono a non accontentarsi mai di un risultato mediocre e a puntare sempre più in alto.
E ora? Raccontaci come continuerà il tuo sogno.
Ora si riparte con il terzo ed ultimo anno, in cui spero di poter continuare a far vedere quello che posso fare. E poi chissà, magari sarò proprio io a fare il concept per i personaggi dei prossimi film che vedrete.

Sara

Galleria di lavori di Sara

Francesca V.

Corso di Cinema d’Animazione anno 3

Chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia.
Ciao a tutti! Sono Francesca e questa domanda è sempre molto difficile… parlare di sé con chi non ti conosce, ma anche con chi ti conosce, sembra metterti davanti ad una sfida, ma le sfide non ci fanno paura, quindi cominciamo!
Sono arrivata a Firenze, all’accademia Nemo 3 anni fa, e per me è stato come fare un salto nel vuoto. Prima di Firenze vivevo e lavoravo a Londra, dove mi ero costruita una vita che con la pandemia si è letteralmente sgretolata. L’albergo deve lavoravo aveva chiuso e nell’attesa che tutti venissimo richiamati a lavorare ho ricominciato a pensare a cosa volevo davvero dalla mia vita, qual era il mio sogno, e cosa potevo fare per realizzarlo!
Ho letteralmente rispolverato un vecchio annuncio che avevo trovato su Internet credo, e mi sono informata sui corsi dell’accademia… ho preso un bel respiro e ho chiamato la segreteria.
Tre anni dopo sono infinitamente felice di averlo fatto.
Quella telefonata ha cambiato la mia vita e mi ha anche fatto capire quanto tenessi davvero a questo sogno che, nonostante fossi felice con quello che avevo, bussava ancora alla porta.
Hai appena concluso il terzo anno del corso di Cinema d’Animazione, ci puoi raccontare la tua esperienza in Accademia?
L’accademia è stata una scoperta, giorno dopo giorno ho imparato o migliorato qualche conoscenza che già avevo. Le possibilità infinite che si hanno, come incontrare artisti di fama internazionale, lavorare a stretto contatto con insegnanti che sono anche professionisti, i compagni di corso, sono inestimabili e un tesoro che va davvero custodito e coltivato.
Il corso di animazione, specificatamente è stato per me la scelta perfetta: mi ha dato modo di perfezionare e imparare la tecnica, ma anche di capire che l’animazione è davvero la strada che voglio intraprendere.
Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
Gli insegnanti della scuola sono un gruppo di persone davvero professionali, ma allo stesso tempo alla mano, sono disponibili e sono sempre stati pronti ad aiutarci e sostenerci nelle nostre pazze idee!
Sono stati tutti dei mentori importanti per la mia esperienza dal primo anno, fino alla fine!
Devo ringraziare ognuno di loro per essere stati in grado di farci crescere e portare fino alla fine i nostri progetti anche quando, da entrambe le parti ne sono sicura, sembrava impossibile!
Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
Consiglio a tutti loro di farlo, ma di farlo con il cuore, con la testa e con la certezza di quello che si vuole fare nella propria vita. Sembra una frase fatta, ma la verità è che (Per me) per fare “il lavoro dell’artista” indipendentemente dal corso che si sceglie, vuol dire mettersi in gioco e mettere in gioco tutti sé stessi. Esporre la propria arte, che sia un’illustrazione, un’animazione, un pezzo musicale, parla di noi. Ogni disegno che facciamo, ogni tratto, ogni linea è testimonianza della nostra persona e del nostro essere.
Scegliere questo percorso non deve essere un riempi buchi. Questo percorso ti prepara, se preso seriamente e seguito seriamente, per essere un professionista e per poter cominciare nel mondo del lavoro; gli insegnanti che seguono le classi sono la pura testimonianza di questo.
Un ricordo di questa esperienza.
Tanti ricordi, tante esperienze. Le nuove amicizie, incontrare gli artisti, le nottate (quelle non mancano mai) le nuove scoperte. Le novità nelle tecniche e quei lunghi momenti di ossessione di quando impari un nuovo trucchetto e lo usi per i sei mesi seguenti!!!
L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Ci sarebbe una lista infinita.
Il primo, indimenticabile, onorario, gentile e insegnante prezioso: Sandro Cleuzo. È stato l’artista che il nostro corso ha incontrato durante il primo masterclass , e anche quello con cui abbiamo concluso la nostra esperienza. La sua capacità e fluidità nell’animazione mi hanno sempre lasciato senza parole, anche durante l’esperienza di animando. Ha un rispetto infinito per il suo lavoro… e anche per il nostro.
Altra menzione speciale per Nik Ranieri. La passione che ancora oggi mette nel mostrare il suo lavoro, la scintilla negli occhi che li rendono quasi lucidi quando parla della sua esperienza, dei suoi personaggi, di come si diverte a fare quello che fa. Spero di arrivare alla sua età con la stessa voglia, lo stesso entusiasmo, la stessa carica! È stato una forza.
Terzo ma non per importanza: John Nevarez. Dal primo masterclass alla fine del secondo anno, alla full immersion di Animando è stato la persona più gentile, disponibile, affettuosa, sincera, gentile che io abbia mai incontrato sulla mia strada, e potrei andare avanti ad aggiungere aggettivi per ore ma non sarebbe abbastanza. Avere l’occasione, l’opportunità di scambiare opinioni, di mostrare il mio lavoro a lui, di chiedere consigli e di assistere alla magia che è la sua arte è impagabile. John è una persona speciale!
Ma non posso non menzionare anche artisti inaspettati come John Harris e le sue navi spaziali, lune catastrofiche, riti di passaggio… la sua arte è ispirazione pura.
Peter Emmerich, il suo stile grafico e la sua simpatia sono inconfondibili. È stato uno dei primi artisti che mi ha davvero aperto gli occhi non solo a livello di stile!
E tanti altri come Tomm More, Davide Calì, JP Vine e Aurélien Predal con cui ho condiviso un quartiere a Londra, prima ancora di conoscerlo!
Perché consiglieresti questa accademia?
Le sei risposte precedenti sono abbastanza come risposta?
Tre anni in tre parole.
Amicizia, Esperienza, soddisfazione… sarà l’unica risposta non logorroica che trovate
E ora? raccontaci come continuerà il tuo sogno.
Il mese di agosto l’ho usato per un po’ di vacanza, o meglio di relax, ma non vedo l’ora di ricominciare. Carica e pronta a buttarmi nel mondo del lavoro. Sono impaziente di mettermi in gioco e non vedo l’ora di vedere cosa si presenterà sulla mia strada!

Francesca

Alcune immagini e animazioni realizzate da Francesca

Song by StockTune

Daniele R.

Corso di Concept Art – anno 3

Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Vengo da Rimini (dal quale ho fatto il pendolare per le lezioni in accademia per 3 anni) e lavoro come capotreno nei regionali dal 2018. Ho sempre avuto la passione del disegno ma non l’ho mai approfondita con corsi o scuole o accademie, così nel 2020 in piena crisi covid ho deciso di intraprendere un corso di studi che non fossero i tutorial di youtube. Ero a conoscenza della Nemo già alle superiori e quando mi sono informato effettivamente dell’accademia (anche tramite amici della mia stessa città che l’avevano frequentata o la volevano frequentare lo stesso mio anno), ho scoperto il mondo della concept art.

Hai appena concluso la tua esperienza in Accademia, ci puoi raccontare come ti sei trovato in questi tre anni?
E’ stata un’esperienza accrescitiva, non solo dal punto di vista artistico ma anche sociale e personale. Ho conosciuto artisti internazionali e professionisti del mestiere, e anche i miei compagni di classe mi hanno spronato a migliorare ogni giorno. Sono riuscito a creare contatti con professionisti (compresi gli stessi insegnanti), che mi permettono di mettermi in gioco anche nel mondo lavorativo.

Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere questa scuola per affrontare il futuro da professionista?
E’ una scuola che ti rende libero di crearti il futuro, a patto che ci si lavori quotidianamente e assiduamente.

Un ricordo di questa esperienza.
Il secret Santa organizzato in classe tutti gli anni che ci ha legato l’un l’altro facendoci scoprire a vicenda

Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola.
Sono stati creati legami che vanno ben oltre la sfera didattica nonostante le distanze. Tutt’ora siamo in contatto e cerchiamo di continuare a lavorare assieme, sia con i compagni che con gli insegnanti.

L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Sono rimasto molto colpito da John Harris: i suoi lavori sembrano dei poster cinematografici ottenuti con una tecnica tradizionale.

Perché consiglieresti questa accademia?
Perché è facile da raggiungere anche coi mezzi, è nella città capitale dell’arte, ha una diversità di materie e corsi invidiabile e permette contatti immediati per il futuro.

Qual è stata la tua materia preferita?
Environment.

Sappiamo che il tuo talento è stato premiato con una borsa di studio. Cosa significa per te questo riconoscimento?
E’ una grandissima soddisfazione personale e un traguardo che non mi sarei mai aspettato, soprattutto essendo pendolare, lavorando a tempo pieno e non avendo mai fatto nessuna scuola d’arte

Tre anni in tre parole.
Accrescitiva Impegnativa Riconoscitiva.

E ora? (raccontaci come continuerà il tuo sogno).
Per il momento sto lavorando sul mio portfolio per riuscire un giorno ad entrare nel mondo lavorativo del cinema e dei videogiochi.

Daniele

Galleria di lavori di Daniele